Bisogni e Motivazioni: perchè esistono i Giochi

Il nostro cervello si è evoluto, al fine di incoraggiare il successo personale di ogni individuo, attraverso un sistema di ricompense che ne gratifica gli scopi; tali scopi arrivano oltre il mero concetto di sopravvivenza, sebbene questo sia il fondamento animale per eccellenza. I giochi e l’attività ludica, pertanto, vedono la propria ragione d’essere in correlazione con la nostra capacità di adattamento, nonché con la sua evoluzione: imparando a giocare ci districhiamo nella vita di ogni giorno, metabolizzando regole, limiti e traguardi, al fine di crescere come individui e fronteggiare le avversità della quotidianità.

Le ragioni di tale forza psicologica  sono da attribuirsi all’esistenza di stimoli biologici e chimici. Risolvere un rompicapo all’interno di un gioco, annientare un nemico per ottenere un determinato bonus, sono attività che rilasciano la medesima dose di dopamina (un neurotrasmettitore collegato direttamente alle motivazioni e agli stimoli, indotti dall’ambiente esterno) nel nostro cervello, così come superare un esame universitario o ottenere un certo riconoscimento lavorativo.

Dunque, è importante non ricadere nello stereotipo che i giochi siano attività ad irrilevanti e “perdite di tempo”.

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Più tablet in azienda? Soluzioni gamificate ottimizzate

L’integrazione dei tablet nella nostra vita ha avuto modo di crescere molto rapidamente, così in fretta da non concederci neppure il tempo di rendercene conto.

Venturebeat.com, in collaborazione con Lenovo e Qualcomm, ha sviluppato un’infografica (vedi sotto) per descrivere il progresso raggiunto in termini di numero di persone che fanno utilizzo di tablet per lavoro e per il tempo libero.

Per quanto riguarda il mercato italiano, secondo uno studio del Politecnico di Milano, quasi 3 CEO italiani su 4 hanno già introdotto o stanno introducendo i dispositivi new tablet nella propria organizzazione: il 47% li ha già adottati e il 27% lo farà nel futuro. Gli executive e i c-level li hanno già (55%) o li avranno in futuro (38%), il personale di vendita un po’ già li usa (17%) ma soprattutto li riceverà (74%) nel prossimo futuro. Insieme ai new tablet, crescono in modo esponenziale anche le mobile application scaricate. Continua a leggere Più tablet in azienda? Soluzioni gamificate ottimizzate

L’effetto Reciprocità nei Social Games

Terzo della serie di post che delineeranno quali sono le dinamiche, meccaniche e/o elementi legati ai diversi tipi di business models importanti per generare reddito da un social game.


Lo sfruttamento del cosiddetto Effetto di Reciprocità permette di implementare una meccanica altamente significativa all’interno di un social game.
Utilizzare l’effetto di reciprocità significa far leva sulla dinamica del “dare-ricevere” e sulle norme sociali ad essa correlate; ciò contribuisce senz’altro a rafforzare effetti virali e attrattivi verso i giocatori – spinti a tradurre in-game quelle convezioni alla base della società.
La reciprocità, infatti, è un istinto profondamente radicato nella natura umana, tanto che diversi esperti asseriscono che abbia aiutato non poco nell’affermazione delle moderne società. In molte situazioni sociali esiste l’aspettativa che le persone interagiranno tra loro in modi simili e determinati: con reciprocità si intende che quando qualcuno ci dona qualcosa, non solo avvertiamo un senso di obbligo a ricambiare il gesto, ma sentiamo anche che l’opinione verso quella persona è rinvigorita in positivo (abbiamo quindi ricevuto quello che può essere considerato un “rinforzo positivo”). Seguire questo modello di comportamento è reputato come “corretto”, se non addirittura doveroso; spezzarlo può indurre situazioni di imbarazzo e confusione.
Nei social games, i giocatori tendono a comportarsi seguendo questi principi, in quanto, oltre a godere dei doni ricevuti, il ricambiare il dono li induce a promuovere la propria immagine personale agli altri, innescando quindi un circolo di reciprocità fortemente virale e attrattivo.
La chiave per sfruttare appieno questo tipo di dinamica è far sì che le azioni del giocatore siano osservate (e quindi giudicate) dagli altri; è anche importante come designers stabilire una chiara sequenza di azioni in-games che inducano a generare un’aspettativa di reciprocità.

“Send your friends a gift, and ask them to send one in return!”

Ad ogni modo, occorre calcolare con attenzione questo ciclo: il senso di “obbligo” non sempre porta i risultati sperati, soprattutto nel lungo periodo; l’effetto di reciprocità è una lama a doppio taglio, che deve essere utilizzata con la dovuta cura da parte del game designer, che deve essere capace di inserirla in modo discreto “tra le righe” del gioco.

MTV My Chart: Gamification & Cross-media Strategy

MTV My Chart è un’applicazione concepita e sviluppata da alittleb.it per rispondere alla necessità di MTV Italia di creare classifiche settimanali di video musicali, in base alle preferenze degli utenti Facebook.
A tal fine, MTV My Chart è ospitata nella sezione classifiche del portale MTV.it (http://www.mtv.it/musica/classifiche/archivio/mychart.asp) ed è connessa al social network tramite Facebook Connect ed un Facebook Live Stream Wall; inoltre, nella pagina dell’applicazione su Facebook, gli utenti potranno consultare gli andamenti della classifica My Chart in tempo reale.

Ma MTV My Chart è molto di più: è un’applicazione gamificata atta ad essere utilizzata come vero e proprio strumento per attuare una strategia crossmedia.

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GAMECITY – il social meta-game di NickTV.it

GAMECITY è un social meta-game ospitato da nickTV.it e connesso a Facebook, concepito e creato da alittleb.it.

Accedendo alla sezione di NickTV.it che ospita GameCity, gli utenti vestiranno i panni di un supereroe, dotato anche di super-veicolo, chiamato a svolgere continue missioni all´interno di una città abitata dai personaggi di Nickelodeon.

Giocando ai giochi contenuti in GAMECITY, svolgendo le missioni loro assegnate, sfidando i loro amici, i giocatori aumenteranno di livello, scaleranno le classifiche GAMECITY e guadagneranno continuamente nuovi gadget per personalizzare il loro avatar, carte per aumentare il potere del loro super-veicolo, premi per testimoniare gli avanzamenti di status.

GAMECITY è stato sviluppato da alittleb.it utilizzando la propria piattaforma di sviluppo di social advergame – LUDUM.

Gli Obiettivi di GameCity

GAMECITY è un meta-gioco concepito per valorizzare al massimo il brand NickTV.it, sfruttando le proprietà intellettuali presenti e future gestite da Nickelodeon (come Spongebob, I Pinguini di Madagascar, Avatar, Due Fantagenitori, etc.).

I principali obiettivi di GAMECITY sono: Continua a leggere GAMECITY – il social meta-game di NickTV.it

L’evoluzione del Game Design – Introduzione

Questo è il primo di una serie di post che delineeranno quali sono le dinamiche, meccaniche e/o elementi legati ai diversi tipi di business models importanti per generare reddito da un social game.


I giochi sono uno dei principali motivi per cui le persone visitano Facebook: viene stimato che circa il 40% della sua utenza è presente per giocare con i social games. Ciò significa che più di 200 milioni di persone si divertono a giocare su Facebook ogni mese, e che la top ten dei titoli più giocati sul social network può vantare più di 12 milioni di utenti ciascuno.

Come l’industria si sta muovendo rapidamente verso modelli di business online, tra i quali il cloud gaming, la distribuzione digitale e il social gaming, anche i game designers necessitano di adattarsi a questa situazione, evolvendo il proprio bagaglio tecnico-culturale al fine di coniugare la creatività con logiche di mercato via via più agguerrite e innovative, che ricercano l’abile commistione tra il fattore “fun” e quello remunerativo.

Questo non vuole dire un appiattimento del gameplay a favore della monetizzazione fine a se stessa, in quanto la feroce concorrenza, nonché la vertiginosa crescita del settore, inducono a generare negli utenti aspettative di sempre più elevate, focalizzate sulla semplicità e sullo stimolo emotivo, piuttosto che sulle azioni da intraprendere e sulla profondità estetica dell’architettura ludica.

Se portiamo indietro le nostre riflessioni anche solo a vent’anni fa, l’evoluzione del design videoludico ha visto le medesime dinamiche adattive. Ad esempio, i giochi arcade da sala erano appositamente progettati per “spillare” soldi agli utenti, portati a immettere via via più monete nel cabinato per poter proseguire nell’esperienza. Ciò significa che il design era costruito attorno alla piattaforma di gioco; vale a dire, il modello di business era chiaro fin dal principio, e certamente, veniva implementato all’interno del processo creativo come fondamento iniziale delle decisioni da attuare in sede di produzione.

Per un game designer, il modello di business e la piattaforma di lavoro, possono sì rappresentare dei confini, o limiti, ma è all’interno di tali costrizioni, che la creatività viene spinta al massimo e che dà i frutti migliori, soprattutto in termini remunerativi, poiché le meccaniche vengono adottate affinché siano divertenti nella loro semplicità, una semplicità che deve essere capace d’indurre “addiction” nell’utenza.

Tre trend per i social game nel 2011 | Gamasutra: Joost Rietveld’s Blog

I Social game, che hanno sia espanso che diversificato la popolazione dei videogiocatori, stanno maturando a passi rapidi; sebbene ne risultino fenomeni di consolidamento, permangono anche ampi spazi di innovazione.
In questo articolo (considerati i risultati del Social Gaming Summit del 2010, le varie attività di consulenza nel settore del social gaming e le pubblicazioni accademiche sull’argomento) verranno presi in considerazione i tre principali trend che rivoluzioneranno i social game nel 2011.
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Destinatari e obiettivi delle soluzioni game-based per il business

game-based business recipients and objectives
Le soluzioni game-based per il business traggono vantaggio dai paradigmi della gamification e usano gli strumenti del game-based business marketing (si faccia riferimento al nostro post precedente). Quali sono i destinatari e gli obiettivi di questo tipo di soluzioni?

I destinatari si possono dividere in due categorie principali:

  • Clienti (attuali o potenziali): rappresentano l’intera richiesta di mercato e includono sia i clienti attuali, che quelli che possono essere raggiunti dalla diffusione del prodotto o servizio, attraverso campagne di comunicazione virali o tradizionali.
  • Impiegati e co-makers: rappresentano un gruppo molto specifico; la soluzione è spesso sviluppata su misura per una particolare necessità, in relazione all’aumento della produttività, alla comunicazione della cultura aziendale o al test di skill lavorative in ambienti simulati.

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Accordo di in-game adv tra Sony e Toyota

Che tipo di auto Sackboy guida? Apparentemente, dato il nuovo accordo di in-game advertising, una ecologica ibrida Toyota. Quest’ultima, infatti, offrirà contenuti sponsorizzati gratuiti quando LittleBigPlanet 2 verrà lanciato, inclusi un tema XMB free e uno speciale livello Prius-themed. L’add-on scaricabile includerà items collezionabili che chiunque potrà utilizzare per creare il proprio advergame ed avere la possibilità di vincere alcuni premi “very cool”.

Toyota in-game advertising in LittleBigPlanet 2

Fonti: Joystiq e PULSE

 

Strumenti per il game-based marketing

La Gamification è parte di una tematica più ampia e completa, che abbiamo nominato Game-Based Business Solution, che include anche il Game-Based Marketing.

Come abbiamo già sottolineato, la gamification è l’implementazione di meccaniche ludiche in contesti non-gaming, per coinvolgere le persone nelle attività di un sito o servizio e fidelizzare gli utenti.
Il game-based marketing, invece, sfrutta veri e propri giochi, soprattutto per aumentare la notorietà e migliorare l’immagine di un brand.

Il game-based marketing utilizza diversi strumenti e ambienti per diffondere i messaggi e raggiungere gli utenti. Analizzeremo in dettaglio questi strumenti per aiutare a scegliere quello giusto per ogni tipologia e obiettivo di business.
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